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Pensiero e creatività

Che cos'è il pensiero?

Una domanda piuttosto difficile cui dare una risposta definitiva e universalmente riconosciuta.
Nel corso della storia in molti si sono occupati dell’indagine sulla natura del pensiero, dai filosofi di ogni tempo, agli scienziati, ai liberi pensatori.
Sembra in un certo senso di essere giunti a delle conclusioni, se così si può dire, ammesso che si possa mettere un punto ad una simile ricerca.
Il pensiero pare sia qualcosa con il quale noi tutti ci identifichiamo, lo percepiamo come la nostra massima espressione. Ma lo conosciamo davvero? Qual è la sua vera natura?

Sembrerà difficile da accettare, ma il pensiero è una semplice capacità che l’essere umano possiede, ed è “stupido”. E’ meccanico, frammentato e agisce seguendo percorsi predefiniti. Non c’è nulla di esaltante in questo! Ma com’è possibile che la capacità della quale tanto ci vantiamo, che sembra ci distingua dalla maggior parte delle specie che popolano il nostro pianeta, sia così limitata?

Vi hanno mai detto, magari durante una chiacchierata un po’ assurda: “Eppure sei una persona intelligente!”? Avrete forse preso questa frase come un complimento, considerando l’intelligenza come una sorta di “segno particolare”, che appartiene a voi e poche altre persone al mondo; ci duole deludervi, ma l’intelligenza altro non è che una abilità del pensiero. Qualità che tutti posseggono, seppure in misura differente.

L'utilizzo del pensiero

Secondo una serie di studi elaborati in diverse università del Regno Unito e degli Stati Uniti, in potenza siamo tutti dei geni! Confortante saperlo, ma allora perché non tutti ottengono risultati strabilianti?
Semplicemente perché non tutti sanno che il pensiero, esattamente come il corpo, può essere allenato.
E’ qui che sta la differenza tra le persone comuni e i geni; la costanza, la perseveranza nel proprio lavoro e la capacità di vedere le cose in maniera diversa.
Anche questo è possibile.

Nel campo dell’arte, e ovviamente anche nella recitazione, l’obiettivo più ambito è quello di essere creativi. Essendo la creatività non un “dono” per pochi eletti e considerando che il pensiero non è predisposto in questo modo, è difficile essere innovativi, quando il produttore delle nostre idee, vale a dire il pensiero, lavora utilizzando sempre lo stesso vecchio software!

La maggiore difficoltà che si incontra nel pensare è la confusione ed è complicato uscire da questo stato di nebbia che avvolge la mente; cercando di superare un possibile “ostacolo” utilizzando il metodo logico-razionale del pensiero si ottengono sì risultati corretti, ma scontati, si cade nei cliché.

Ma c’è chi assicura che è possibile cambiare le cose. E noi siamo d’accordo. Basta comprendere a fondo la natura del pensiero, in modo da poter valicare i limiti che esso, per formazione, ci impone.

L’unica via d’uscita che possa condurci sulla giusta strada per la creatività non sta nell’essere intelligenti, ma nel pensare in maniera intelligente.

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